Una maglietta per la libertà al centro Pangea

Cooperare per una cittadinanza Attiva al centro Pangea della Casa di Redenzione Sociale di Niguarda

Per la prima volta quest’anno a La bella Impresa ha aderito il centro diurno per adolescenti Pangea della Casa di Redenzione Sociale Onlus di Milano.

Il centro propone durante la settimana e in particolare al lunedì una serie di attività laboratoriali o corsi particolari.

In questo scenario ci siamo inseriti con un progetto di educazione cooperativa che ha accompagnato un gruppo di ragazzi, alternando uscite presso il punto vendita Coop di via Ornato a Milano, a laboratori di gruppo presso i loro spazi, nel corso tutto l’anno scolastico.

I protagonisti di quest’avventura sono stati: Andrea, Francesco, Maria, Omar, Angela, Mariana, Eros, Gianluca e Loris.

Abbiamo cominciato col presentarci e riflettendo sul significato delle nostre parole-guida: educazione al consumo consapevole.

Abbiamo poi osservato grazie a delle immagini il funzionamento di una cooperativa e i vantaggi del lavorare insieme in un gruppo, dove anche il contributo più piccolo, può essere prezioso.

Nel susseguirsi degli incontri abbiamo attraversato tantissimi temi cardine dell’ECC, desideri, benessere fisico e mentale, buona alimentazione, consumo idrico, qualità del cibo, spreco alimentare, consumo di carne.

Durante le uscite al supermercato il gruppo ha sempre cercato di interagire positivamente con le persone presenti nel supermercato, lavoratori e clienti, raccontando l’attività, spiegando su che tema si stava indagando, diventando in qualche misura dei testimoni.

A volte ci siamo spinti nel raccogliere alcune interviste volanti e addirittura ci siamo cimentati in un flashmob a tema idrico, lasciando dei cartellini con delle informazioni e curiosità sulle impronte idriche dei prodotti o sugli impatti della produzione sulla qualità delle acque.

Verso gli incontri conclusivi abbiamo ristretto il campo di ricerca verso di altri esempi di prodotti speciali, che provengono da cooperative che oltre al loro normale lavoro svolgono qualche attività importante in più, come ad esempio lavorare in territori sopravvissuti a guerre, o con altre difficoltà, o con inserimenti lavorativi particolari.

Accanto a questi sugli scaffali abbiamo lasciato, invece, la sagoma di un cuore.

Tornati al centro abbiamo integrato questa ricerca con un’approfondimento sul web e i ragazzi sono rimasti particolarmente colpiti da due realtà che lavorano nel campo dei vestiti all’interno delle carceri.

Così Francesco, che aveva già da tempo manifestato il desiderio di realizzare una maglietta sul tema della libertà  ha proposto al gruppo di concludere il progetto realizzando insieme una maglietta con le nostre mani.

Francesco ha poi deciso di riportare questa sue esperienza durante la sua relazione d’esame di terza media sul tema della libertà.

Educatori, insegnanti e ragazzi hanno accolto l’idea con entusiasmo, ma come scegliere il soggetto?

I ragazzi del nostro gruppo sono molto timidi e dichiarano di avere poca fantasia, quindi ricorriamo alla lettura di alcuni albi illustrati per ispirarci, ma ancora non ci viene nessuna idea valida.

Così decidiamo di lasciarci guidare dal caso e seguiamo la lezione dei surrealisti che inventarono il cadavere squisito, un gioco creativo che aiuta a disegnare in gruppo e sviluppa capacità creative e collaborative.

Dopo un paio di manche del gioco apriamo i disegni con grandissimo stupore, sono uno più interessante dell’altro, ora il difficile sembra scegliere.

E invece all’unanimità vince “geometria e libertà”.

Il disegno è stato poi ricalcato su lucido da Francesco su carta da lucido per realizzare un telaio per la serigrafia con cui i ragazzi hanno personalizzato le proprie magliette.

Di seguito alcune slide della presentazione usata da Francesco durante il suo esame di fine primo ciclo.

É stata un esperienza molto bella speriamo di poterci rivedere l’anno prossimo.